Tamburellando insieme

Il Tamburellando Insieme è un percorso formativo – musicale rivolto ai bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di Gaeta i quali oltre ai laboratori con esperti qualificati, vivranno l’esperienza del confronto e dell’esibizione con artisti ospiti che provengono da tutta Italia. Il fine è quello di evitare la dispersione scolastica musicale appena si chiudono le scuole e tenere i ragazzi dentro un clima artistico di cui si sentano non solo oggetti della formazione ma protagonisti di esperienze uniche. Saranno infatti i ragazzi la risorsa fondamentale per valorizzare il territorio e le tradizioni popolari.

L’importanza del ritmo e delle percussioni è indiscussa ed è necessaria la conoscenza di essa in ogni sfaccettatura. Tutto il repertorio della musica popolare è scandito dal ritmo di un tamburo, un putipù, un martello, una castagnetta, quasi a scandire il ritmo della vita, del tempo e le sue stagioni. A partire dal repertorio che più caratterizza la nostra tradizione gaetana, i sciusci, i famosi canti di questua che, l’ultimo giorno dell’anno inondano e riempiono di buon augurio i vicoli e le case della nostra cittadina, le percussioni hanno un valore  fondamentale se si vuol comprende la tradizione di un popolo.  Il tamburello, nella tradizione italiana è strumento “ femminile” che accompagna non solo i canti intonati dalle donne ma che assume valore educativo nel repertorio contadino, uno strumento tra i più antichi  se si pensa che già nel 2500 a.c. le sacerdotesse fenicie si accompagnavano a tamburi per celebrare le messe e tradurre ciò che il divino voleva arrivasse agli umani.

A Gaeta stessa era viva una tradizione  molto forte, quella dedicata alla Dea Cerere, nel mese di maggio in cui le donne portavano la divinità in spalla e la accompagnavano con canti e tamburi e la festa, legata all’agricoltura, all’abbondanza, terminava con la preparazione delle “ VIRTU’ “, i sette legumi ( lenticchie, fagioli, fave, lupini, piselli, cicerchie. ceci ) che ogni cittadino aveva nella dispensa residuo del lungo inverno, un pasto che poi veniva distribuito a tutta la comunità e il tutto accompagnato dai tamburelli delle suonatrici. Questa delle VIRTU’ e quella dei SCIUSCI sono solo due delle tradizioni gaetane che vanno recuperate e approfondite in maniera consapevole e attendibile.

Da qui l’esigenza di creare un piccolo momento di aggregazione che parta dal tamburo approfondendo non solo l’aspetto tecnico delle varie percussioni usate nella nostra tradizione ma quello dei repertori, delle tradizioni, dei momenti in cui si suonava una percussione anziché un’altra o si preferiva un canto a un altro.

Con Tamburellando Insieme si vuole fare un lavoro di ricerca, recupero e riproposizione del repertorio tradizionale, un percorso che parte dalle scuole con piccoli seminari dimostrativi di costruzione delle percussioni tradizionali, incontri con i maestri della tradizione, partecipazione a conferenze sui temi del repertorio tradizionale con particolare attenzione ai Sciusci Gaetani e che diventi bene di tutta la cittadina con la partecipazione a concerti per apprezzare e conoscere il repertorio popolare. 

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